2007. Troppo poco – Realtà giovanili catanzaresi

Documentario / 53’

Regia e interviste a cura di Luca Viapiana

Prodotto da Assessorato alla Cultura Comune di Catanzaro

 

 

Il mediometraggio effettua un’analisi il più possibile realistica di una parte della popolazione giovanile catanzarese, attivando con essa un rapporto di comunicazione diretta. Le interviste coinvolgono ragazzi catanzaresi di età compresa tra i 17 e i 34 anni.Tre le aree tematiche approfondite: arte, università e inserimento nel mondo del lavoro, devianza e tossicodipendenza.

Il proposito era quello di realizzare un reportage che documentasse le logiche di gruppo, le aspirazioni e gli insuccessi generazionali dell’attuale popolazione giovanile e che mettesse a fuoco i meccanismi psicologici, le ambizioni e le speranze, disattese e non, dei ragazzi catanzaresi, così da portare in video qualcosa che documentasse direttamente il loro punto di vista, limitando al minimo filtri, preconcetti e narrazioni filmiche strumentali a visioni pregresse.

Regia e interviste
Luca VIAPIANA

Montaggio
Danilo ATTANASIO

Fotografia e riprese
Danilo ATTANASIO, Beatrice CANINO

Musiche
Irriconoscenti, W.A. Mozart, Erik Satie

Casting
Gianluca RAHO, Roberto RAHO

Ricerca dati

Istituto IARD di Franco BRAMBILLA, Milano

Catanzaro e i suoi figli
Il documentario non ha l’ambizione di raccontare una realtà giovanile, non basterebbe una serie tv a farlo, tenta bensì di dare alcuni spunti di riflessione su temi particolarmente vicini all’affascinante pianeta giovanile. Vengono infatti trattate le potenzialità espressive dei ragazzi, la loro situazione studentesca, lavorativa e più in generale produttiva, nonché la sfera delle devianze. Specie nella fase di raccolta delle testimonianze dei ragazzi (preceduta da una fase di ricerca di soggetti che, per età, quartiere ed esperienze di vita, fossero rappresentativi di categorie giovanili più ampie) si è cercato di avere un approccio il più possibile imparziale, al fine di dare concretamente “voce ai giovani” affidando loro un microfono e uno spazio libero, in cui raccontare e raccontarsi. Ne vengono fuori un piccolo universo variegato fatto di umanità e propositi, spontaneità e critiche, errori e progetti e un film attraversato dal primo all’ultimo fotogramma da una sincerità narrativa notevole in cui il vissuto dello studente precede quello del laureato, l’esperienza dell’ex cocainomane è parallela a quella del pusher, la voglia di riscatto del giovane detenuto è la medesima del giovane artista in un quadro sfaccettato e a volte complementare in cui tutti guardano avanti. Il titolo “Troppo poco” intende sintetizzare il rapporto che, alla luce del materiale audiovisivo raccolto, molto spesso lega Catanzaro e i suoi figli. A detta di molti è troppo poco ciò che la città offre, ma nel contempo forse è anche troppo poco ciò che noi diamo al posto in cui viviamo. Il valore aggiunto di questo audiovisivo è anche il fatto che sia stato realizzato con e da giovani catanzaresi. Nel film sono presenti dati statistici derivanti dal rapporto di ricerca “Essere giovani a Catanzaro”, curato dall’Istituto milanese IARD, che ha coinvolto 744 catanzaresi tra i 15 e i 34 anni. I dati sono stati inseriti al fine di storicizzare il prodotto audiovisivo e di dare una giusta ed ampia lettura delle esperienze esemplari in esso contenute.

Fasi del lavoro
1^ Fase, casting. In una prima fase è stato sottoposto ad un campione di giovani catanzaresi un questionario a risposte multiple di circa 80 domande. Il questionario è stato realizzato da Zatita Production per individuare le abitudini, le problematiche e i punti di vista in vario modo connessi alla popolazione giovanile catanzarese. Le informazioni acquisite sono state utilizzate in modo assolutamente anonimo.

2^ Fase, realizzazione prodotto audiovisivo. Attraverso il test sono stati individuati alcuni giovani catanzaresi a cui è stato proposto di contribuire, tramite intervista filmata, alla realizzazione del documento audiovisivo. Nel filmato sono state toccate più aree tematiche individuando e coinvolgendo, per ognuna di esse, uno o più personaggi particolarmente rappresentativi delle stesse. L’uso delle risorse umane ed ambientali locali è stato sempre privilegiato ed incentivato con il fine precipuo di valorizzare l’immagine della città di Catanzaro e veicolarne l’identità culturale.

Promozione

7 dicembre 2007, Auditorium “A. Casalinuovo”, Catanzaro. Prima proiezione del film documentario. Nella stessa serata è stato presentato il rapporto di ricerca “Essere giovani a Cz”, a cura dell’Istituto IARD.

13 dicembre 2007, Istituto Penale per i minorenni “Silvio Paternostro”, Catanzaro. Proiezione con i ragazzi detenuti.

20 dicembre 2007, Auditorium Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata, Catanzaro. Proiezione di un estratto del film documentario nell’ambito dell’incontro “Minori e lavoro: un percorso di libertà dalla devianza e dall’emarginazione”. voluto dal Dipartimento di Giustizia Minorile – CGM Calabria e Basilicata, Tribunale per i Minorenni di Catanzaro. Iniziativa promossa dall’ANPE.