2015. Inchiostropagano

Protoconvento francescano, Castrovillari (CS)

Festival diretto e organizzato da Scena Verticale

INCHIOSTROPAGANO

Evento collaterale alla sedicesima edizione di Primavera dei Teatri, Festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea diretto è organizzato da Scena Verticale, che testimonia la volontà di un piccolo e suggestivo centro di una tra le regioni più disagiate del territorio nazionale di diventare luogo privilegiato del dibattito culturale nazionale. E conferma la volontà di sfidare la propria condizione di arretratezza culturale, contribuendo al processo di rinnovamento del linguaggio scenico in Italia. Il festival è ormai un polo di riferimento al Sud per la drammaturgia contemporanea e la nuova creatività, cantiere di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Primavera dei Teatri ha contribuito negli anni all’affermazione di molti artisti italiani dell’ultima generazione, alcuni dei quali consacrati in seguito da prestigiosi riconoscimenti. Appuntamento unico nel meridione, il festival riflette sulla società contemporanea, registra idee e interrogativi estetici, punta sui giovani anche rischiando molto.

www.primaveradeiteatri.it

TESTO MOSTRA

Presentazione mostra a cura del critico Paolo Aita

Familiari, fotosensibili, deperibili. Gli scontrini applicati su tela da Luca Viapiana sono un magma rappreso che custodisce geometrie interiori di un Sé fortemente esistente, vibrante ed impersonale, individuato ed anonimo, insistito ed episodico. Ossimori ricorrenti nelle sue opere su carta termica. INCHIOSTROPAGANO è un percorso espositivo che abbraccia momenti complementari della produzione del pittore catanzarese. Da opere con approccio simbolico e schiettamente iconografico, come la cicogna crocifissa “Untitled 1”, fino a lavori recenti in cui vengono indagati i risvolti materici dello scontrino, utilizzato, come avviene in “The child” con spasmodica cura del dettaglio, per la costruzione dell’impianto prospettico. Ogni opera esposta contiene scontrini provenienti da singole persone, ogni opera esposta racconta per immagini una visione circoscritta e compiuta. Questo misto di materia e figurazione rivela un misticismo breve, fuso e confuso, che affiora silente tra le cancellate dei codici a barre.

Intervista ABM Report 2015 per Primavera dei Teatri

Ph: Angelo Maggio